Donne che corrono coi lupi


E’ sabato. Piove. Ho un pianoforte davanti che mi guarda e aspetta.
Ma affianco a me ho “Donne che corrono coi lupi”. 
Questo non è un libro. E’ il libro.
Per ogni donna che si è sentita diversa, per ogni donna che ha avuto bisogno di cercarsi o ritrovarsi, per ogni donna che ha perso la propria pelle a causa di se stessa o a causa di qualcun altro, questo è il libro.
Perché stiamo vivendo un momento delicato, che più delicato non si può. Stiamo vivendo forse anche l’estremizzazione di luoghi comuni che credevamo aver superato tanti anni fa e invece toh, eccoci di nuovo qua a dover ribadire il nostro ruolo, la nostra identità, il nostro esistere. 
Se ne parla e se ne riparla, ma non se ne parlerà mai abbastanza. 

Conosco bene la sensazione che si prova quando un uomo ti considera figa, da avere al proprio fianco, ma fondamentalmente una che se ha la figaggine è implicito che non possa avere anche un proprio pensiero. Un pensiero logico, intelligente e indipendente poi, figuriamoci, è proprio fantascienza. 
E allora ascolti chi ti dice che cosa devi o non devi fare, come lo devi o non lo devi fare.

Conosco bene la sensazione che si prova quando ad un appuntamento di lavoro tu ti presenti pronta, preparata, con le speranze dentro gli occhi che ti brillano e regolarmente tutto si infrange con una mano che ti accarezza i capelli, con una mano sulla coscia, con una frase tipo “sei bellissima”, “no ma guarda che io sono qua per parlare di lavoro”, “si lo so, ma sei bellissima”, “non hai capito, no, parliamo di lavoro”, “eh qua non si può fare niente, è il tuo cognome il tuo problema”. Boom.

Conosco bene la sensazione di dover sempre decidere fra l’essere te stessa o l'essere considerata quella col palo in culo. Da una parte se sei te stessa, libera, sorridente ed espansiva potrebbe accadere che nasca un fraintendimento, mentre dall’altra se poni una minima distanza, crei un distacco per il quale l’etichetta naturale è figa di legno.

Lottiamo ogni giorno con tutto questo. Perché non sono io a parlare, o quanto meno non sono solo io. Questo, e molto più di questo, è ciò che cercano di farci credere come naturale e per nulla insano.
Solo che io mi sono sinceramente rotta i coglioni di dovermi cambiare per evitare situazioni, per piacere a qualcuno o perché è così che bisogna essere. Ecco perché questo libro è casa, perché ogni qual volta arrivano i dubbi lui è li, pronto a ridare spazio alla lupa che c’è in te. Perché c’è e ci sarà. 
Da sempre e per sempre.


Commenti

  1. Arrivano momenti in cui è d'obbligo liberare una rabbia che scuota i cieli. Occorre per questo scegliere il momento giusto, la collera non va scatenata in modo indiscriminato.

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  2. fortitudine allo stato puro, ecco perchè sei speciale....avanti ILARIAAAAAA...

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